Superbonus 110%: cosa significa cessione del credito e come funziona

Il Superbonus 110% è un’importante forma di agevolazione fiscale prevista per favorire gli interventi di ristrutturazione edilizia ed efficientamento energetico e per far ripartire l’economia dopo il blocco causato dalla pandemia da Covid-19. Essa permette non solo di ottenere una detrazione fiscale per determinate tipologie di interventi, ma anche, in alternativa, di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito. Soffermiamoci su tale ultima opzione: Superbonus e cessione del credito.

cessione del credito

Cos’è la cessione del credito

La cessione del credito consiste nella possibilità di cedere l’importo corrispondente alla detrazione, trasformatosi in credito di imposta.

Tale possibilità è utile soprattutto se beneficiari della cessione sono gli istituti di credito o altri intermediari finanziari, tuttavia non sono previsti particolari limiti o requisiti in proposito, con la conseguenza che il credito potrà essere ceduto a qualunque soggetto e nella piena libertà contrattuale delle parti interessate.

Alcune banche si sono già attivate per fornire il servizio di cessione del credito ai propri clienti, predisponendo dei documenti di dettaglio contenenti le linee guida che orientano lo svolgimento della relativa procedura.

Cessione parziale del credito da Superbonus 

La normativa non prevede la possibilità di cedere la detrazione solo parzialmente, ad esempio decidendo di beneficiare della stessa direttamente fino alla capienza dei propri “debiti” con il fisco e procedendo alla cessione dell’eccedenza. Tuttavia, è possibile beneficiare del bonus in parte chiedendo lo sconto in fattura, in parte cedendo il credito.

Comunicazione della scelta all’Agenzia delle entrate

Chi decide di optare per la cessione del credito deve ricordarsi di fare la relativa comunicazione all’Agenzia delle entrate. A tale adempimento si può provvedere a partire dal 15 ottobre 2020.

Tale comunicazione va fatta dal soggetto che ha rilasciato il visto di conformità, indispensabile per poter accedere al beneficio e che di norma è apposto da commercialisti, consulenti del lavoro o altri professionisti del settore. Si precisa che con il visto si attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto al Superbonus e l’asseverazione del rispetto dei requisiti tecnici degli interventi che sono stati eseguiti.

Se i lavori sono stati fatti sull’edificio condominiale, oltre che da tale soggetto, la comunicazione può essere fatta anche dall’amministratore di condominio o dal condomino incaricato se l’amministratore manca, personalmente o avvalendosi di intermediari.

Modello e specifiche tecniche

La comunicazione va fatta utilizzando l’apposito modello messo a disposizione dall’Agenzia delle entrate, approvato dal provvedimento del direttore dell’8 agosto 2020 e modificato con il provvedimento del 12 ottobre 2020.

Quest’ultimo ha anche provveduto ad approvare le specifiche tecniche necessarie per procedere alla comunicazione stessa.

I costi della cessione del credito da Superbonus

La cessione del credito da superbonus, al di là della comunicazione, comporta degli step fondamentali e che richiedono l’ausilio indispensabile di un tecnico.

Ad esempio, occorre rilasciare l’APE nella forma di dichiarazione asseverata e asseverare il rispetto dei requisiti e la congruità delle spese sostenute con gli interventi posti in essere.

Di conseguenza, il complesso iter per l’esercizio dell’opzione comporta delle spese, che spesso si possono rivelare anche abbastanza ingenti, per i professionisti incaricati di svolgere tutte le incombenze necessarie, per le quali sia indispensabile una certa professionalità.

In ogni caso, ai sensi dell’articolo 119, comma 15, del decreto rilancio, si tratta di costi su cui si può calcolare la detrazione di imposta.

Tale calcolo, infatti, comprende anche le spese per la progettazione, per le prestazioni professionali comunque necessarie, per effettuare perizie e sopralluoghi e per redigere la relazione di conformità dei lavori.